Megliounlibro - il sito del Book Counselling
IMG_0453.jpg

megliounlibro

Leggere è scegliere. Il meglio da 25 anni

foto1.jpg

Megliounlibro all'evento “La poesia è di tutti”, in Università Cattolica

di Giorgia Zanatta

Martedì 21 marzo 2023: Giornata Mondiale della Poesia. È l’occasione perfetta per presentare a un pubblico di studenti, giornalisti, curiosi e appassionati la collana intitolata “La poesia è di tutti” curata dal Corriere della Sera in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Sul palco dell’Aula Magna sale per primo il rettore Franco Anelli che, citando Italo Calvino e le sue Lezioni americane, accoglie la platea e introduce “la poesia come forma d’arte intorno alla quale raccoglierci” e riflettere. Ricorda come i versi conosciuti dai più siano ormai quelli istituzionalizzati, imparati a memoria tra i banchi di scuola. La poesia contemporanea è però tanto viva e affascinante quanto ignota e sottovalutata. Per questo, la sua promozione e diffusione deve essere d’interesse generale, uno sforzo comune a vantaggio delle rime scritte dall’uomo, oggi minacciato anche in questo settore dalla macchina. A quest’ultima, sempre più inarrestabile e intellettualmente dotata, manca solo un pizzico di creatività per raggiungere il livello di uno scrittore o di un poeta. La sensibilità umana è ancora l’arma vincente, va dunque preservata e le va data la possibilità di esprimersi!                                                                                                         

Tematiche riprese da Barbara Stefanelli, vicedirettrice del Corriere, che si presenta recitando la filosofia essenziale del quotidiano: “La libertà delle idee”. Silenzia subito tutti i dubbi, mettendo in luce la connessione tra mondo dell’informazione e poesia. Mentre cronaca e notizie possono causare spavento, timore e una successiva naturale chiusura da parte del lettore, la poesia risponde a questa reazione con lo stupore. Dona uno stato di meraviglia e permette di affrontare l’oscurità, di scegliere un atteggiamento di apertura e inclusione, di cogliere e accogliere il dolore altrui e costruire qualcosa di nuovo da un punto di partenza negativo. Il Corriere riserva alla poesia un posto fisso, in cui si introducono opere nuove, di italiani e stranieri, più o meno famosi. Simbiosi che culmina ora nella pubblicazione della collana “La poesia è di tutti”, 25 tascabili, copertina colorata e un segnalibro incluso, circa sessanta pagine dedicate ogni settimana ad un poeta. Stefanelli conclude citando Eugenio Montale, redattore del Corriere e poeta, nel suo discorso da vincitore al Nobel del ’75: “Io sono qui perché ho scritto poesie, un prodotto assolutamente inutile, ma quasi mai nocivo e questo è uno dei suoi titoli di nobiltà. Ma non è il solo, essendo la poesia una produzione o una malattia assolutamente endemica e incurabile.”

È invece Filippo Capobianco, 24 anni, campione nazionale 2022 LIPS (Lega Italiana Poetry Slam) a dare voce alla poesia contemporanea. Studente di fisica, ipnotizza il pubblico recitando due sue creazioni in rima. In “Divergenze o storie di un cosmologo innamorato” sottolinea i punti in comune tra la sua materia di appartenenza e la sua vocazione: entrambe le scienze ricercano la sintesi e l’intuizione con il desiderio e lo scopo di descrivere una bellezza universale. Raccontando storie con parole musicali e poetiche, Filippo cerca di ridare senso alle zone grigie del linguaggio, riportando la poesia alle origini, tra le braccia dell’oralità.                                                         

Seguono due interventi: Daniele Piccini, editore del Corriere e curatore della collana, e Giuseppe Lupo, professore di Letteratura italiana moderna e contemporanea e scrittore. Il primo approfondisce l’aspetto del destinatario. Un “tu” libero di essere curioso o indifferente, un “tu” lettore esortato a prestare attenzione alla voce dell’autore, maestro di un linguaggio caldo, vivido, a volte apparentemente disarmonico, ma proprio per questo da seguire.

Il secondo evidenzia come spesso una carriera nel mondo letterario inizi proprio muovendo i primi passi tra versi e rime. Il ritmo delle parole inculcato dalla poesia rimane un insegnamento che si ripercuote anche tra paragrafi e capitoli di un libro. La platea viene poi introdotta a una metafora casalinga. Secondo Lupo, l’uomo utilizza due lingue: "quella del pigiama e quella della giacca e cravatta". Dalla prima, onirica e visionaria, sgrammaticata e scanzonata, nasce quella che può diventare potenziale letteratura, perché autentica e senza filtri.

L’incontro si chiude tra le note al pianoforte del compositore Stefano Bollani, cantate in duetto con l’attrice e regista Valentina Cenni. Mettono in scena prima “Il disertore”, canzone del ’54 di Boris Vian tradotta da Ivano Fossati, e poi “Dove vola l’avvoltoio”, testo pacifista del ’58 di Italo Calvino e musica di Sergio Liberovici. Trasportano così la platea in un viaggio nella Parigi dei grandi poeti che scrivevano canzoni d’amore e nella Torino dei letterati del movimento Cantacronache, pionieri del cantautorato italiano.

La poesia sembra quindi davvero alla portata di tutti, raggiungibile e fruibile sulle pagine di un libro, dal palco di un teatro, dalle casse di una radio. Un’arte che muta, mai uguale a se stessa, imprevedibile e ammaliante, che si trasforma, che è ovunque e va trovata.

Il diritto di leggere in pace

Editoriale 101, primavera 2023

Diritti. Se ne parla di continuo, però la persona in quanto tale è sempre meno rispettata in questo nostro mondo che da una parte fa progressi dall'altra va terribilmente indietro.

Nel numero 101 il filo conduttore è proprio questo: che cosa intendiamo per diritto umano? Il diritto che la società sia solidale con noi, il diritto alla cura quando non stiamo bene, il diritto di poterci riposare anche godendo della natura, il diritto ad avere una famiglia unita e sana, il diritto alla pace, il diritto al dialogo rispettoso sia in famiglia che nella società democratica, il diritto quindi di espressione. Con tale prospettiva vi presentiamo più testi che racchiudono tematiche e problematiche attualissime, per poter leggere non solo l'attualità ma anche dentro di noi e chiederci se abbiamo chiaro che cosa si intende quando si reclamano i diritti umani. E così l'Ucraina, Wuhan, i regimi e i genocidi di ieri e di oggi, la famiglia, il mondo della cultura, la cura dei nostri cari, il sostegno alla crescita dei ragazzi, a scuola e appena fuori, gli anziani. E gli steccati, quali sono? L'osservazione reale di quanto accade nel Mediterraneo rischia di essere obnubilata dalle troppe parole di certi opinionisti. Ciascuno di noi può e deve essere opinionista di sé stesso! Informiamoci sugli steccati, e sulle schiavitù. Papa Francesco in Congo ha avuto il coraggio di far emergere temi e persone troppo scomode. Vi proponiamo dunque il “ricordo” di quegli esuli che nessuno osa più citare. E sono tanti...

poi biografie di artisti, romanzi più riposanti magari, input per rifare casa o essere donne manager equilibrate, che sanno pure cucinare impostando una dieta sana e ascoltando i figli. Come sempre una serie incredibile di proposte anche per i bambini e i ragazzi (Megliounlibro finalmente dopo i lockdown riprende ad andare alla Bologna Children BookFair). Un’offerta esuberante e colorata.

Non possiamo però tacere rispetto alla polemica emersa di recente sul politicamente corretto (fanatico) che va a toccare anche testi che sono ormai dei classici contemporanei. Quello verso Roald Dahl è solo l'inizio di un pericolo gigantesco, il mostro dell'ignoranza.  Sia chiaro: un'opera d'arte (e la vera letteratura è arte) non si può toccare! Prima per il diritto dell'autore (che ormai non può più difendersi) e per un diritto del lettore a ricevere il suo testo integro, così come lo intendeva lui, con gli stessi vocaboli gli stessi concetti la stessa arte. Anche questo è un diritto intoccabile.

Altra cosa è scegliere che cosa leggere e cosa no… Continueremo ad aiutare i nostri abbonati a schivare le trappole nascoste negli interessi commerciali.

Buona lettura!

Laura Prinetti

IMG_2361.jfif

Megliounlibro: una giornata alla Bologna Children's Book Fair 2023

di Giorgia Zanatta

Il mal di testa a fine giornata è assicurato. Occhi stanchi, orecchie assordate, piedi gonfi: tutti effetti inevitabili di una giornata trascorsa alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna, dal 6 al 9 marzo melting pot di storie, illustrazioni e contenuti multimediali provenienti dal mondo intero.                                                                                                                                                 È un mal di testa piacevole, però. È provocato da lingue che si sovrappongono in un idioma non ancora inventato, da persone che vanno e che vengono di cui origliare senza troppa vergogna piani e discorsi, da disegni appesi come quadri da ammirare, da libri distribuiti e scambiati come se fossero merce proibita, da presentazioni da ascoltare seduti a terra o su scomodi sgabelli traballanti.

Superati i gate d’ingresso, una mappa per facilitare l’orientamento è il primo elemento del kit di sopravvivenza da recuperare. Altrettanto essenziali sono bottigliette d’acqua, spalle robuste, biglietti da visita, infinita pazienza e un pizzico di intraprendenza. Respiro profondo e via, ci si perde tra mall, hall, bistrot, bookshop, corners, cafés, exhibitions, theaters, lounge e chissà quali altri spazi soprannominati all’americana. Programma alla mano, si entra un po’ timorosi in un mondo di compravendite, di scambi amichevoli, di appuntamenti fissati, di Paesi che si alleano in un inglese ballerino.                                        

Circa 1400 espositori aspettano con il sorriso e accolgono a braccia aperte (i migliori offrendo anche qualche biscotto) visitatori nazionali e internazionali, addetti ai lavori dell’universo editoriale, agenti, giornalisti, aspiranti artisti, autori e illustratori, clienti di passaggio e appassionati esperti. Case editrici piccole, medie e grandi dispongono i propri capolavori su tavoli imbanditi di animali dalle fattezze umane, di volti dai tratti stilizzati, di titoli più o meno in grassetto e più o meno promettenti. Niente scrivanie informali né uffici asettici: ci si incontra accomodandosi su sedie colorate e tavolini da romantica pellicola francese, circondati da librerie in cui risplendono libri cromaticamente ordinati e immersi tra scaffali di opere dalle copertine nordiche, esotiche, occidentali, orientali, tutte invitanti, tutte ipnotiche.                                                                                                                                            

C’è chi mangia poké veloci e poco pesanti, chi contratta con voce ammaliante, chi lascia la propria traccia con linee colorate sui muri, chi si trascina dietro valigie piene zeppe di tesori. L’area dei contratti è l’unica a incutere timore, in bilico tra la grotta dell’orco e il palazzo del principe. Lì si fa sul serio: si parla di diritti e scadenze e talenti meritevoli e storie che non valgono la pena, lì si può vincere tutto o perdere un po’ di speranza.                      

Workshop, masterclass, grandi personalità che richiamano una folla o parlano a piccoli gruppi di uditori. Si è circondati da artisti che lasciano biglietti da visita, da autori che si lanciano alla conquista del mondo, da case editoriali che cercano promesse e probabili vendite. E sembra che si conoscano tutti, in bagno si salutano, negli stand si presentano, alle conferenze si ringraziano e si citano. Tutti costantemente al telefono, a chiedere permessi, a comunicare risultati, a contattare nuove conoscenze.

Tutto questo per chi? Per bambini e ragazzi che nei prossimi mesi si addormenteranno ascoltando queste storie della buonanotte, che impareranno a leggere le loro prime parole su queste pagine, che si affezioneranno ai personaggi di questi racconti, che studieranno su questi libri di testo.

Si passeggia e viene voglia di scrivere. E allo stesso tempo di disegnare, di tradurre, di raccontare. Qui sembra che ogni idea possa prendere forma e che ogni storia possa raggiungere il proprio pubblico.

copertina 100.JPG

100 numeri, e il miglior regalo è leggere

Editoriale 100, inverno 2022

“La passione per la lettura è una malattia bellissima, che ci spinge a contagiare tutti coloro che ci stanno intorno”. Con questo paradosso solo apparente Paola Mastrocola, scrittrice e docente, ha subito evidenziato la sua sintonia con il progetto di Megliounlibro nell’incontro organizzato nell’ambito di Bookcity per celebrare il 25° della rivista. “La meraviglia della lettura: risvegliare nei giovani la passione per la pagina scritta”, questo il tema.

“Facciamo leggere solo libri dove spirano bellezza e grandezza…”. Così Paola Mastrocola, e ancora: “Un lettore si costruisce dall’infanzia, anzi direi da quando nasce, e i genitori sono i primi sponsor della lettura”. “I libri – ha detto – aiutano a coltivare il pensiero e stimolano l’immaginazione”. E allora, anche ai giovanissimi vanno proposte le vere “perle” della letteratura, ma senza forzature, anche indugiando sulle parole e i concetti, per poterli gustare fino in fondo.

E parrebbe tutto così semplice, come l’abilità di questa scrittrice di sintetizzare in un’ora il succo dei nostri anni d'argento. Quante perle… Nell’emozione del guardare indietro, a stento ci rendiamo conto del lavoro svolto, del numero di opere vagliate, delle persone coinvolte.

La somma è presto fatta: 4 trimestrali per 25 anni... e poi arriverà anche Quaderni 10.

 

Veniamo al fatidico numero 100. Qui trovate tantissimi romanzi, tutti utili a leggere il presente, con gli stili e i temi più vari, dall'amore, l'amicizia, la famiglia, alla complessità della realtà, i regimi, la memoria, le guerre... Quante idee regalo per i gusti degli amici (dal design alle ricette alla storia del Presepe e degli artisti) e per i più giovani mille altre.

Parliamo ancora di regali. Per la nostra festa abbiamo scelto innanzitutto di proporre un numero molto più ampio di perle: in un solo anno vi sono arrivate circa 300 proposte. Per tutti i gusti e le età, perché non c’è un libro che vada bene a chiunque.

E voi, che regali farete a Natale? Un libro azzeccato è pensare ai gusti dell'altro, ma ancora meglio sarebbe donare l’abbonamento a Megliounlibro. E’ in definitiva come regalare centinaia di titoli…

Un piccolo regalo lo chiediamo anche noi: rinnovate al più presto l’adesione per l’anno sociale 2023 e, se possibile, mandateci anche un piccolo segnale in più. Le spese sono cresciute, noi non modifichiamo la quota di abbonamento ma le difficoltà ci sono per tutti...

Regalate e regalatevi Megliounlibro.

Laura P

copertina Quaderni 10.JPG

Liceali in libreria, Quaderni 10, supplemento a Megliounlibro 100, inverno 202223

Leggere è scegliere (anche per i ragazzi)

di Laura Prinetti

I ragazzi leggono di più degli adulti. E gli adulti rileggono volentieri libri che una
volta erano considerati solo “per ragazzi”. Le ricerche sulla figura del lettore lo
dimostrano e gli indici di lettura parlano da soli...
La qualità nel settore della letteratura per infanzia e adolescenza risulta non solo
all’altezza ma spesso anche superiore a quella rivolta agli altri. Così si spiega e si
motiva l’idea che qui presentiamo, su Quaderni 10, dal titolo “Liceali in libreria”,
che nasce in conclusione di un progetto di Pcto, Percorso per le competenze
trasversali e per l’orientamento, con alcuni studenti del Liceo Classico B. Zucchi di
Monza.
Abbiamo pensato di chiedere a loro, del quarto e quinto anno, di consigliare
a chi è più giovane (ma anche a chi ama la lettura di qualità, qualunque età abbia) un
titolo speciale che hanno letto da bambini oppure di recente, e che li abbia colpiti con
un’energia particolare.
Il progetto “Scrivere le notizie: dalla cronaca alla cultura” si inserisce tra
i Pcto avviati dall’Università Cattolica per gli istituti superiori. L’obiettivo
principale è introdurre i liceali ai linguaggi del giornalismo e farli cimentare in prove
pratiche su settori specifici, rendendoli più consapevoli del contesto e dei target, per
orientarsi meglio nel mondo dei media. Siamo partiti da come nasce una notizia e da
quali sono le fonti per arrivare ad osservare da vicino le tecniche di scrittura, prima
per l’articolo di cronaca (e su questo ha offerto degli input anche il capocronista di un
quotidiano nazionale, nostro ospite) poi nello specifico per la recensione bibliografica.
Il desiderio è stato sin dall’inizio riuscire a realizzare con gli studenti un vero
prodotto editoriale. Così già nelle precedenti edizioni di questo Pcto è nata dai
referenti l’idea di creare una partnership con Megliounlibro, il magazine della non
profit Il Segnalibro Book Counselling Service, e preparare un numero speciale.
Megliounlibro è una testata che da 25 anni offre un servizio di orientamento alla
lettura, cercando di individuare le perle anche tra i titoli pubblicati di recente, i
cosiddetti “classici del futuro”.
Ogni studente qui ha scelto un titolo da proporre ad altri, considerandolo di valore
e, raccolti gli strumenti del mestiere, si è cimentato nella recensione.
Non è semplice a quell’età mettersi nei panni di un giornalista del settore cultura, ma
grazie al loro entusiasmo e impegno il risultato è questo: Quaderni 10, pubblicato in
versione digitale come supplemento al magazine Megliounlibro, che di recente
a Bookcity ha festeggiato il numero 100.
L’augurio è che questi giovani accrescano sempre più la passione e l’interesse per una
cultura che sia anche al servizio del bene comune.


 

Hanno detto di noi e dei nostri 25 anni

Grazie a tutti i colleghi giornalisti che hanno evidenziato con garbo la notizia dei nostri 25 anni. Ovviamente la festa continua...

Radio24 - Si può fare

Il Giornale

Avvenire

Tele Pace - Tempo Presente

Città nuova

Informazione Europa

ValtellinaNews

Resegoneonline

Vareseinluce

Comolive

far famiglia.it

Radio Mater, trasmissione Radio-Grafie

su Megliounlibro YouTube ne trovate alcuni

Salone del Libro, festa per i 25 anni

Editoriale 98, estate 2022

Dopo aver iniziato i festeggiamenti con il numero di primavera e i primi incontri online, stavolta siamo "in presenza", al Salone del Libro di Torino, pronti a brindare ai nostri 25 anni. Ci saranno altre occasioni, ma questo è considerato “il regno della lettura” e ci suscita felicità. Lì presentiamo il nuovo numero dell’estate.

Ovviamente l’evento va anche in streaming su Megliounlibro YouTube, per condividerlo con voi.

A Torino vogliamo finalmente raccontare quanti libri abbiamo letto e quante riviste pubblicato: a oggi 98 magazine (più il numero Zero), 9 monografie, più di 60.000 titoli letti, di cui 21.500 selezionati per la banca dati e 5.000 recensiti. Se tutto va bene a fine anno festeggeremo il numero 100 e il supplemento 10.

Ma invece di dare i numeri (non lo facciamo mai…), a Torino porteremo in evidenza i criteri che utilizziamo per le recensioni e la nostra linea editoriale, unica nel suo genere e limpida, per individuare il valore semiotico, letterario, formativo delle opere che le case editrici pubblicano e che noi poi selezioniamo e rilanciamo ai nostri lettori.

In noi passione e competenza si fondono nella convinzione di fare un servizio alla libertà di pensiero, di cui oggi c’è urgenza perché, come scriveva Milan Kundera: “Appare evidente che la sopravvivenza di un popolo dipende dalla forza dei suoi valori culturali. Il che esige il rifiuto di qualsiasi interferenza da parte degli ideologi”.

Il n. 98 straripa. Trovate romanzi, lettere, storie d’amore e di donne coraggiose. Abbiamo voluto privilegiare questi fili conduttori per aiutarvi a portare in vacanza libri che fanno alzare lo sguardo, dopo un inverno di notizie ansiogene. Ma certo non potevano mancare titoli sulla situazione attuale, con documenti unici, Papa Francesco, Anna Politkovskaja, Navalny.

E infine l’intervista a un autore che spesso vi abbiamo proposto, Paul Bakolo Ngoi, con le favole che gli raccontava il nonno da bambino sul fiume Congo. E ancora fantasy, romanzi, storie vere per bambini e ragazzi. Anche per loro i libri sono finestre sul presente.

Con queste proposte la vostra estate sarà arricchita.

Grazie per questi 25 anni insieme a tutti coloro che hanno contribuito a chiudere in tempo il numero e a voi, cari soci, che continuate a credere in questa attività.

Laura Prinetti 

25 anni di bellezza e di pace

Editoriale 97, primavera 2022

Da 25 anni noi di Megliounlibro sosteniamo che la cultura e la lettura di qualità, così come la cosiddetta formazione alle humanities, siano indispensabili per una civiltà che vuole crescere sotto tutti gli aspetti, anche nel rispetto della persona.

La cultura – lo dice la parola – non è attività per “chi non sa fare”, ma impegno di semina, perché la terra germogli. Grazie alla lettura sana si formano pian piano persone libere, capaci di dialogare con tutti nel mondo che cambia, in quel grande confronto che si chiama democrazia. E la letteratura è sempre stata ponte tra culture e idee differenti. Quanto accade in questi giorni lo grida e lo mostra: le dittature, per ottusità e odio, hanno sempre disprezzato la bellezza. Hanno paura della bellezza. Ma senza si coltivano l’orrore e la distruzione, degli altri e propria. Dostoevskij lo aveva detto: la bellezza salverà il mondo. E anche oggi è così: è questa la zattera su cui salpare.

Noi cerchiamo di farlo da 25 anni e il numero di primavera del magazine Megliounlibro parte con titoli che propongono una maggiore conoscenza del sè, a partire da quello che accade. Poi a ruota, una serie di romanzi, biografie, saggi, ambientati nell’Est Europeo, che ha già tanto sofferto in passato e di nuovo vive ore drammatiche. Ucraina, Polonia, Germania, Russia: vicende di singoli che ora sono Storia di tutti. Tutti fratelli, questi popoli, e paradossalmente patria di maestri nell’approfondire le sfaccettature dell'animo umano. Gogol, Bulgakov, Vassilii Grossman ma anche Puskin, Tolstoj e Dostoevskij hanno innalzato cattedrali letterarie, come solo i grandi sanno fare.

Al centro del numero saggi e romanzi sullo scrivere, sul leggere, sulle motivazioni che ci stimolano a cercare perle. Vi sorprenderà l’intervista a un manager che ha trovato in due pilastri della nostra letteratura una geniale prospettiva anche per la formazione aziendale. E poi la pace e la guerra, titoli preziosi per giovani e per bambini.

Grazie a chi ci ha tenuto la mano per 25 anni: sarete presto coinvolti per celebrare il compleanno. Per noi il miglior regalo è fornirvi un magazine sempre più ricco, come questo. E voi continuate a coinvolgere possibili sostenitori interessati e sensibili all’arte e alla cultura. Sarà anche un’operazione di pace.

Con gratitudine,

Laura Prinetti e la redazione