Emmuska Orczy
LA PRIMULA ROSSA
Feltrinelli, 2020 (ultima edizione)
pp. 304, € 11
“Possibile mai che trovar non si possa/questa dannata Primula Rossa?”. Infatti, è proprio così: questo classico è ormai quasi introvabile. Invece varrebbe la pena rispolverarlo, richiederlo, regalarlo, consigliarlo, e non solo per l’intrico avventuroso della trama.
Un libro politicamente “scorrettissimo”, che nel primo capitolo descrive efficacemente il periodo post-rivoluzionario di Robespierre, contesto storico della vicenda; in queste pagine si capisce (meglio che in un testo di storia!) perché quel tempo sia stato denominato “Terrore”. Poco più avanti, l’autrice spezza una lancia in favore della vita reale a scapito della ricerca di evasione, in quanto Marguerite scopre che il suo disprezzato marito è in realtà proprio l’eroe che sognava. Non mancano suspence e colpi di scena, tanto che questo fu definito nientemeno che l’antesignano del genere spionaggio.
Qualcuno ha detto che i libri scritti da questo autore in seguito non siano all’altezza del primo. Allora, godiamoci il migliore!
Miriam Zucco
Par Lagerkvist
BARABBA
Jaca Book, 2014 (nuova edizione)
pp. 162, € 14
Riproposizione di un classico degli anni Cinquanta, affronta un tema caro a Lagerkvist (premio Nobel): l’eterna domanda sul significato della fede. L’occasione è la storia di un uomo la cui esistenza è garantita dalla crocefissione di Cristo. E’ libero, è vivo grazie al sacrificio di Qualcuno che è morto al suo posto. La sua è una storia drammatica: nato nell’abbandono, disprezzato perché malvivente e causa involontaria della condanna di un innocente, è legato ad esso da una strana e riottosa gratitudine, in fondo quell’uomo è l’unico ad aver fatto qualcosa per lui. E che cosa! Il comportamento di costui, che chiamano Maestro e che dicono figlio di Dio, una persona che gli sembra fragile e dimessa, lo sconvolge nel profondo, e lo riempie di interrogativi e di angoscia. E’ in una continua tensione tra la necessità di credere e lo scetticismo di chi ha visto solo ingiustizia, opportunismo e degradazione.
Gli è necessario sapere, e interroga chi lo ha conosciuto, i testimoni delle sue azioni miracolose, ma rimane sempre a un passo dalla verità. Personaggi simbolici, segni di una misera e piegata umanità, ma anche grandiosi martiri. L’intensa narrazione è metafora della presenza divina nell’uomo, ed è pertanto davvero coinvolgente.