Edoardo Marzocchi
LA MAFIA SPIEGATA A MIA FIGLIA
Armando, 2022
pp. 294, € 18,00
Edoardo Marzocchi è un ufficiale superiore della Guardia di Finanza, da anni in servizio alla Direzione Investigativa Antimafia. Approfittando delle conversazioni e delle domande della giovane figlia Aurora su fatti criminosi appresi dalla televisione, risponde con delicatezza ma anche con concretezza. I dialoghi sono accompagnati dalla narrazione di fatti di cronaca descritti con precisione professionale.
Marzocchi spiega prima di tutto a noi educatori che mafiosi non si nasce, ma si diventa. La mafia (Cosa nostra) è rispettata perché fa paura e per avere il consenso della popolazione offre lavoro e denaro comprando i più deboli. Temendo che le minacce diventino concrete le persone accettano le condizioni del “pizzo” non denunciando e diventando così, talvolta inconsapevolmente, conniventi. Nel corso del tempo i mafiosi hanno cambiato strategia, sono passati da quella stragista a quella “del camaleonte”: uccidono di meno ma feriscono di più, specialmente l’economia legale. Il giudice Giovanni Falcone sentenziava infatti: “Segui i soldi e troverai la mafia”.
La mafia riguarda anche noi come genitori, nonni ed insegnanti, perciò dobbiamo diffondere una cultura della legalità alle nuove generazioni anche attraverso libri come questo, un saggio storico ricco di eroismo.
Giovanni Agnesi
Luigi Ballerini
CHIOCCIA TIGRE ELICOTTERO SPAZZANEVE
Armando - San Paolo, 2020
pp. 222, € 16
Che tipo di genitori siamo? Qui ci sono esempi in cui possiamo ritrovarci, in tutto o in parte, sorridendo un po’ (se non troviamo troppe somiglianze!). Ai curiosi si può anticipare la colorita metafora dell’autore che immagina la vita come una piscina in cui la chioccia fa entrare il figlio col salvagente, la tigre lo getta direttamente in acqua, l’elicottero lo dirige con il fischietto da bagnino, e lo spazzaneve si assicura che tocchi il fondo con i piedi. Ma, nonostante la buona fede di questi genitori, è difficile che il bambino impari adeguatamente a nuotare. Ciò che li accomuna è l’ossessione di tenere sotto controllo la crescita del proprio ragazzo, non aiutandolo a sviluppare l’autonomia necessaria per vivere. Pensiamolo piuttosto come erede non solo di beni materiali ma soprattutto del nostro esempio, nell’affrontare l’esistenza.
Convince il fatto che Luigi Ballerini non dia consigli di metodo, ma di buon senso: ognuno deve trovare il proprio sistema educativo, anche quando si ispira a qualche teoria pedagogica. L’importante è saper smussare le nostre convinzioni, accettando la maturazione dei figli e godendoci lo spettacolo della formazione di nuovi adulti che non avranno più bisogno di noi, pur volendoci bene lo stesso!
Alessandra Compostella
Giovanni Fighera
TRA I BANCHI DI SCUOLA
Un’avventura sempre nuova
Edizioni Ares - Tempi, 2014
pp. 208, € 14,80
“La mia esperienza di insegnante mi ha portato a verificare come i giovani, nella maggior parte dei casi, si sentano coinvolti quando venga fatta loro una proposta forte e vera. Non dobbiamo chiederci cosa sia successo ai giovani, ma a noi adulti”. Scrive così Fighera, che, oltre che tra i banchi degli alunni, gira l’Italia per sostenere i docenti nel loro compito sempre più svuotato di entusiasmo. E poi: non abbiamo più il coraggio di fare proposte in cui crediamo, si vede l’influenza del nostro cinismo sui giovani.
La messa a fuoco della situazione è ardua ma è già qualcosa. Quanta demotivazione ovunque, la crisi mette tutti in crisi… E allora? Da lì si riparta! Perché, come scrive Cesare Pavese, citato in questo entusiasmante saggio-diario, “la vita è bella perchè è ricominciare, sempre, ad ogni istante”.
Con la ripresa dell’anno scolastico sarebbe bello che ogni genitore o prof si proponesse di ri-motivarsi, di riscoprire che a scuola si può fare amicizia con Renzo e Lucia o con il Principe di Salina, e tra una declinazione e l’altra ricordare anche il perché della scelta di esser lì.
Che cosa otterranno i ragazzi dallo studio? “Il colore dei campi di grano, per usare un’espressione del Piccolo Principe”. Insieme, come nell’amicizia, scopriremo un pezzo di realtà e di noi stessi. C'è avventura più bella?