Scrive Augusto Boal:
“Lamentiamo spesso che nei paesi poveri sia elevato il numero di cittadini che non godono di pari diritti per il fatto che non sanno né leggere né scrivere.
Più deplorevole però è che molti cittadini non siano educati all’Estetica e non godono dell’Arte.
E’ questo un genere di analfabetismo ugualmente grave, se non peggiore: essere esteticamente ciechi, muti e sordi riduce individui potenzialmente creatori alla condizione di meri spettatori.
Ciò rende i cittadini vulnerabili e più facilmente plasmabili”.
Un buon libro è strumento di libertà. ll nostro lavoro di lettori parte, come è ovvio, dall'estetica e dalla semiotica. Per chi vuole rimandiamo a volumi che ci guidano nel valutare un testo...
Di fatto ogni libro che segnaliamo sul periodico è stato letto da anche 3 lettori, incaricati dalla redazione. poi si consultano, discutono, studiano e si divertono (quasi sempre).
Alla mera estetica del testo, come è ovvio, non ci vogliamo fermare. Perchè stile e tematiche si fondono sempre in un tuttuno - si spera - armonioso.
Modalità testuali, narratologiche, linguaggio... ok, ma non vivisezioniamo il testo. Lo avviciniamo.
E poi, dato che ci rivolgiamo anche ai più giovani, attenzione: c'è il lato educativo. State tranquilli: non cerchiamo solo libri a lieto fine. Senza dubbio però fiutiamo se c'è o no il rispetto per la dignità della persona. Un valore oggi trascurato anche nei libri, anzi, spesso a partire da essi.
E dalle idee, si sa, viene il resto...
E' solo l'inizio della nostra sfida: trovare i classici del futuro. Quei libri che non finiranno mai di dire qualcosa a noi. E ai nostri figli.